La Nostra Storia
Nel 1977 la Famiglia Bicchierai rilevò il bar trattoria in fondo alla via Breda, ai confini
con Sesto San Giovanni: era il classico "Trani" come ce ne erano tanti nella
periferia cittadina, sopratutto in prossimità delle grandi fabbriche.
La clientela era composta dagli operai della Breda, che si trovava dall'altra parte della ferrovia, e la vita del locale era scandita dal viavai dei turni di lavoro in fabbrica, con gente che si fermava a bere un bicchiere prima di andare in fucina o in altoforno, di altri che sfruttavano la sosta del pasto per andare a mangiare una "carta" di salame o una cotoletta e berci sopra un mezzo litro e di quelli che, finito il turno, si fermavano a chiaccherare con gli amici e magari a fare una partitina a carte o a bocce, prima di rincasare. Era la Milano grigia delle grandi fabbriche, del lavoro duro, degli anni bui,
della paura che costringeva la gente a non uscire di casa la sera perchè "tirava brutta aria..."
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L'intenzione dei nuovi gestori era la creazione di un locale per le famiglie di quel quartiere che non aveva molto da offrire, un posto dove star tranquilli con la famiglia e gustare al fresco del bersot, a prezzi ragionevoli, i piatti tradizionali della cucina lombarda, la pasta fatta in casa dalla signora Elda o una bistecca cotta alla brace dal signor Ennio, il tutto in un'atmosfera familiare ed amichevole, molte volte accompagnate dal suono della fisa di un'orchestrina di liscio.Alla fine degli anni 80 cominciò la deindustrializzazione della zona Bicocca-Sesto ed agli operai delle grandi fabbriche si sostituirono gli impiegati ed i lavoratori del terziario e delle piccole e medie aziende che cominciarono ad insediarsi nella zona..La trattoria, che allora si chiamava "Nuova Italia", continuò ad operare fino a diventare un punto di riferimento nella zona. A questo risultato contribuì l'apertura della gelateria nel giardino della villa a cura di Maurizio,il figlio dei coniugi Bicchierai.
Il locale rimase con questa connotazione fino alla soglia del 2000 quando, nel rispetto della continuità e della tradizione di famiglia, l'attività passò di mano a Maurizio e Teresa, la moglie,
che gestiscono tuttora la trattoria.
I nuovi titolari cercarono di apportare dei cambiamenti ma senza stravolgere la filosofia di chi li aveva preceduti perciò la cucina espressa dalla Villa Gualdina, nel 1999 prese il nome attuale, pur cercando nuove soluzioni e rivisitando piatti della consuetudine lombarda non ha mai rinunciato alle proprie origini, mantenendo nella sua lista piatti classici del mantovano,
come i tortelli di zucca o i tortelli amari di Castel Goffredo, il Risotto all'Onda con la salamella;
d'altra parte la presenza in cucina di Teresa ha influito
nell'inserimento in lista di specialità pugliesi e di mare. come le orecchiette alla rustica o gli scialatielli ai frutti di mare;
il tutto senza mai perdere la passione per la ricerca di prodotti e materie prime adatte.
Non è perciò difficile trovare al buffet vicino allo gnocco fritto o ai nervetti in insalata una focaccia pugliese od una ciotola di olive in calce.
Nel 2002 l'attivita di ristorante venne affiancata dalla pizzeria che sfrutta tuttora la grande potenzialità del giardino e che d'estate dà la possibilità di rilassarsi in un ambiente che è difficile da immaginare a 300 metri dalla metro di Marelli.